Blonde: un film abbastanza raccapricciante da ammaliare

 Ciao a tutti! Dai che si torna a scrivere seriamente su questo blog, pensavate davvero di liberarvi di me? Mi mancava terribilmente avere questo spazio tutto per me dove scrivervi i miei soliloqui, che ora tanto soli non sono, grazie a chi c'è dall'inizio e un benvenuto speciale a chi capita qui per la prima volta!



Riprendo a scrivervi raccontandovi la mia modesta e un pochino professionale opinione sul film che al momento sta facendo scalpore: Blonde del regista Andrew Domink che romanza la vita della famosa, adulata e meravigliosa star degli anni '50 Marylin Monroe, proprio lei, l'attrice di A gli uomini piacciono le bionde e ancora A qualcuno piace caldo (di cui potrei svelarvi mille segreti, ma datemi il tempo e l'occasione).



Ad interpretare la versione più fragile e vera, che sia mai stata raccontata della Monroe, è proprio Ana De Armas, che ultimamente mi sta facendo sognare con ogni suo film, potreste averla vista in Acque Profonde o in Knives Out, ed è stata eccezionale nel rendere omaggio all'attrice americana, portando sullo schermo la dicotomia tra l'amata e desiderabile Marylin e la triste, fragile ma ricca di carisma Norma Jean.


Il film che trovata su Netflix è stato accolto dalla critica a Venezia 79, dove è stato trasmesso in anteprima, in maniera struggente: chi l'ha amato, considerandolo il capolavoro dell'anno e gli avrebbe dato l'Oscar subito, chi l'ha trovata un film depravato per altrettanti depravati. La critica si è subito divisa e similmente è successo con il pubblico, in cui inserisco medesima, che da un lato lo venera come un film stupefacente dall'altro l'hanno demolito senza pietà. La verità? Chi ha ragione e chi torto?

Devo dirvelo, miei cari, il film Blonde non è un film per tutti, è un film tosto che richiede attenzione e suscita anche vergogna e disagio nello spettatore, ma io sono in quella schiera di pubblico che ha accolto in positivo il film con Ana De Armas. A livello tecnico, il film è spaziale: sono 3 ore di visioni pesanti e lunghissime, le scene sono crude e non hanno pietà per nessuno, è al limite dell'horror, un contrasto costante tra il sogno e il reale, la visione a colori e quella bianco e nera, tipica anni 50, fotografia spettacolare e un cast eccezionale, vogliamo parlare di Adam Brody come Miller? L'HO AMATO, assolutamente perfetto, tenero e attento a Norma, come nessun altro. Il film è composto da scene girate con tecniche di regia differenti: dallo sguardo in camera che cerca la tua approvazione, alla riprese "traballanti" che inseguono Marylin nella folla e ancora quelle che riprendono gli sguardi disgustosi dei fotografi che vogliono l'attrice più bella, più sorridente, più provocante, più stupida e più, perdonatemelo, sc0pab!le. Marylin Monroe non era amata per il suo talento, pochissimi glielo riconoscevano, ma per tutti gli altri era la biondina facile da manipolare e usare a proprio piacimento, anche collocandola nel proprio film come pura scelta di marketing. E questo il film Blonde lo mette bene in mostra, raccontando una società perversa che vedeva la ragazza come un oggetto sessuale, perfetto per i propri desideri più proibiti, dimenticandosi che lei era Norma Jean, che voleva un padre e voleva essere una madre, forse questo era il suo desiderio più grande ma purtroppo le ha provocato tanti dolori.



Ci sono tante donne che non vogliono diventare madri, e altre che invece desiderano avere un figlio proprio e soffrono terribilmente perché la loro resta solo una triste fantasia, come Marylin Monroe, e il dolore che queste perdite le hanno provocato sono tangibili e si percepisce tutta la sofferenza, brava brava Ana De Armas! Bravo, direbbero i francesi! Davvero strepitosa la sua immedesimazione del dolore, della tragedia e della sofferenza. Qualcuno ci ha visto delle battute antiabortiste in tutto questo, io ho visto solo la rappresentazione di una donna che voleva con tutto il cuore diventare madre, ma non ha potuto e pensava quel che pensava, tutto qua.

Penso sia importante ricordare che il film Blonde sia basato sul romanzo omonimo di Joyce Carol Otes, in Italia edito da La nave di Teseo, che appunto romanza la vita di Marylin. Racconta una versione fittizzia che s'ispira a quella reale della vita della Monroe, quindi tutto quello che non quadra con quanto si è sempre saputo, vedi il caso (ATTENZIONE SPOILER)




 della relazione a tre con il figlio di Charlie Chaplin e il compare di lui. Approvo questa scelta? Ni. L'idea del triangolo è stata gestita bene, è provocante e seducente, sporco e volgare, ma non manca di romanticismo, si vede la vera Marylin, la Norma Jean che si nasconde dai riflettori ma prende coraggio quando nessuno guarda, ma è stato anche disturbante vedere come la cosa sia stata strumentalizzata per incastrare Marylin nel suo matrimonio. 

FINE SPOILER




Matrimonio con il campione di baseball Joe DiMaggio, nozze durate 8 mesi e concluse per la gelosia e la violenza di lui. La famosa scena, iconica e replicata centinaia di volte, della gonna bianca che vola attorno a lei, ci siamo intesi, si? Ecco questa è la scena in cui si vede lo sguardo geloso, ma anche preoccupato del marito che vede i fotografi mangiarsi viva la carne di sua moglie, perché Marylin è carne da mangiare voracemente, nient'altro che questo e il film non sta sessualizzando il personaggio di Marylin nè tantomeno Ana De Armas, ma sta raccontando di quella società perversa che sessualizzava quella donna, che l'ha resa un oggetto sessuale da esporre e sfoggiare come un trofeo, fino a quando non si è logorata dai farmaci e dalle droghe, diventando una "difficile con cui lavorare", ormai folle e depressa, senza nessun aiuto.


Norma Jean, o Marylin Monroe, voleva solo essere amata davvero, ha passato tutta la vita a vedere suo padre nel padre degli altri, ha vissuto il successo, la gloria e la fama, di una donna che non era lei, ha lottato contro la società che la voleva più seducente, mentre lei avrebbe preferito vivere con una famiglia tutta sua lontana dalle luci sugli specchi, meno gioielli e più amici, perché non sono quelli i veri migliori amici di una donna, non di Norma Jean.

Potrei ancora dirvi molte cose su questo film, ma mi fermo qua. Ora tocca a voi! Fatemi sapere se avete già visto o vorreste vedere Blonde su Netflix, vi aspetto nei commenti!

Baci, 

Dile

















Commenti

  1. Ma che bello ritrovarti su questo blog, in fondo sapevo che prima o poi saresti tornata a scrivere qui. Non ho ancora visto il film, sono sempre un po' titubante sui film che narrano la vita di attori che seguo da sempre perché molto spesso gli interpreti non sono adatti e quindi mi danno sui nervi. Tuttavia questo è stato un po' il film più chiacchierato dell'ultimo periodo e quindi la curiosità è nata. Prima o poi lo affronterò, ti faccio i complimenti per la splendida analisi e spero di rileggerti presto ❤️

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    1. È sempre bellissimo trovare i tuoi commenti, scriverò sempre più spesso, sono felicissima

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