Recensione: IO NON TI LASCIO SOLO di Gianluca Antoni

Ciao amici, oggi vi parlo di Io non ti lascio solo di Gianluca Antoni, una nuova uscita per Salani Editore che ringrazio per la copia digitale.

Trama:

L'amicizia è affrontare insieme la paura. Lo sanno bene Filo e Rullo, due ragazzini diversissimi eppure inseparabili, che decidono di scappare da casa e di avventurarsi tra i boschi, alla ricerca del cane di Filo, perso durante un temporale. Per ritrovarlo si spingono fino alla cascina di Guelfo Tabacci, uno schivo montanaro di cui si mormora che anni prima abbia ucciso suo figlio. Così, l'ingenuità della loro fuga lascia il posto ai terribili segreti del mondo degli adulti. Molto tempo dopo, nella cantina di quello stesso casolare vengono ritrovati due diari. Sono stati proprio i due amici a scriverli, consegnando a quelle pagine ingiallite la soluzione del mistero e il racconto, insieme crudo e poetico, di un'estate destinata a cambiare per sempre le loro vite. In un paesaggio dominato dal contrasto tra la luce dell'eterna innocenza e il buio del dolore, Gianluca Antoni mescola le atmosfere del giallo a quelle del romanzo di formazione. Con colpi di scena e toni delicati, racconta i rapporti tra genitori e figli, le strategie imprevedibili con cui affrontiamo la perdita, ma anche la tenacia di legami fatti per sopravvivere al tempo.

 Recensione:

Dovete perdonarmi, ma descrivervi Io non ti lascio solo evitando gli spoiler, come faccio di solito, non è molto semplice. La parte focale di questo romanzo è troppo bella per non essere raccontata anche in questa recensione, cercherò di riuscire in questa ardua impresa spiegandovi quanto meglio la bellezza di questo romanzo, senza dirvi troppo così da non rovinarvi la lettura. Poi se vi avrò convinto non vi resta che leggere questo romanzo, vi assicuro che non ve ne pentirete.

Io non ti lascio solo è un romanzo di formazione, con un dose importante di mistero. È un'avventura speciale quella di Filo e Rullo, alla ricerca del cane Birillo. È l'avventura della loro amicizia e come ogni esperienza degna di essere raccontata non manca il pericolo, e dal pericolo derivano coraggio e grandi lezioni che rimarranno per sempre.

Partiamo dallo stile di scrittura di Gianluca Antoni, che con un alternanza temporale e di personaggi rende molto piacevole sia l'avvicinarsi alla storia che al suo proseguimento, tenendo sempre molto alta l'attenzione e la curiosità del lettore. Lo stile è veloce, ma si prende il suo tempo per descrivere i suoi protagonisti, le loro emozioni e le loro vicende. Partendo dal dolce Rullo tanto insicuro ma vero eroe di questa storia per il suo coraggio, e Filo in cui ognuno di noi può ritrovare il proprio io fanciullesco. Filo e la sua spiccata genialità, a tratti superbo e arrogante. Filo che ha solo bisogno di essere abbracciato e di avere qualcuno che gli voglia bene. Filo che ha una fantasia fuori dal comune, che rimarrà incantato dalla gabbia dorata della sua fantasia. Quanto mi sono ritrovata in lui non avete idea, avrei voluto più volte gridargli che sarebbe andato tutto bene, che tutto si sarebbe risolto. E quante altrettante volte mi sono sentita catapultata nella sua storia, sentivo le mie gambe scappare e correre per i boschi insieme a questa combriccola: Filo, Rullo, Amelie e Scacco. Similmente percepivo il dolore e la rabbia di Guelfo, Polifemo. Le sue urla mi arrivavano dentro le orecchie e più volte ho provato tensione. La bravura dell'autore è stata anche quella di saper far combaciare perfettamente momenti di risa a momenti di massima tensione, anche se utilizzando escamotage già visti, ma descritti con gli occhi dei bambini protagonisti, rendendo in questo modo la storia sempre più reale e al contempo misteriosa, perché fino alla fine se risolvevo un dubbio altri ne sorgevano o altri ancora si increspavano. E la soluzione finale mi ha lasciato senza parole (e con gli occhi lucidi).

Ero all'interno di questa avventura con anima e corpo, che meraviglia.  

Fin da subito avevo intuito che Io non ti lascio solo sarebbe stata una di quelle letture che mi sarei portata dentro, le prime pagine mi avevano già gridato "questo romanzo ti piacerà" e al lettura conclusa ero un vortice di emozioni. Prima di tutto tristezza perché lasciavo definitivamente  Filo e Rullo, la loro avventura insieme, ma ero anche molto felice della lettura appena conclusa che mi rimarrà per sempre nel cuore. Io non ti lascio solo è stata una lettura che mi ha tenuto incollata alle pagine (anzi allo schermo avendolo letto in digitale) per tutto il tempo, non riuscivo a staccarmi dalla storia, ero pervasa dalla curiosità e dal voler restare con i suoi protagonisti. 

Mi è piaciuto il rapporto ambiguo e al contempo dolce tra Filo e Rullo, e nonostante avessi intuito già la verità questo non mi ha disturbato dall'andare avanti, sia perché volevo vedere se avessi ragione ma anche perché dovevo sapere la conclusione. Volevo sapere come si risolvesse il mistero, come il presunto crimine di Guelfo e la ricerca di Birillo, il cane di Filo, fossero collegate. Il caso di Guelfo mi aveva incuriosito sin da subito, un caso molto contorto, non riuscivo a mettere i pezzi in ordine. Ogni volta si aggiungevano dettagli in più che rendevano il quadro solo più complicato, fino alla fine non sono riuscita a capire e la sorpresa finale è stata perfetta.

Ho adorato il personaggio del padre di Filo che è stata una totale rivoluzione, ha svolto il ruolo della coscienza in maniera efficace; stessa cosa per la madre che mi ha emozionato tantissimo in ogni occasione in cui veniva anche solo menzionata. Ma anche il personaggio di Guelfo è stato molto interessante e curioso, quasi che alla fine abbia provato una gran pena per lui, nonostante tutto.

Il modo in cui il romanzo di formazione e il romanzo giallo si intersecano è stato fantastico, adrenalinico. E' un romanzo che insegna a crescere, a lasciare i giochi d'infanzia alle spalle ma non prima di aver vissuto l'esperienza, l'avventura della vita. Facendo quei disastri che solo i bambini riescono a fare, infilandosi nei pericoli peggiori ma trovando sempre la via di fuga, perché imparare a crescere è soprattutto sconfiggere ogni paura. 

Vi ho incuriosito? Spero vivamente di si, fatemelo sapere nei commenti.


Baci, Dile

Commenti

  1. Ne ho sentito parlare molto bene. Apprezzo poi i libri che sanno parlare di amicizie profonde

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    1. allora ti tocca leggerlo e scoprirlo anche tu!

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  2. Molto bella questa commistione formazione-mistero !

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    1. assolutamente, è una delle parti migliori!

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  3. Mi incuriosisce moltissimo la fusione tra giallo e romanzo di formazione. E' un libro che potrebbe piacermi. Lo aggiungo in wishlist!

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  4. Mi incuriosisce moltissimo!

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  5. Dalla tua recensione mi hai incuriosita parecchio, quindi un pensierino ce lo potrei fare! Poi vorrei anche approfondire la mia lista di libri sulle amicizie profonde✨

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  6. Deve essere un libro stupendo che voglio senz’altro recuperare, anche e soprattutto in quanto madre

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  7. Mi sono commossa leggendo la trama

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  8. Forse esce un po' dalla mia confort zone ma se un libro è bello non mi faccio problemi!

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