Le sorelle Bronte: lo pseudonimo, ma sono le uniche ad averlo usato?

Ciao lettrici e lettori, come vi avevo annunciato nell'articolo di presentazione dell'evento oggi vi palerò degli pseudonimi delle sorelle Bronte e non solo, in occasione del blogtour+review party per la nuova edizione della collezione Oscar Draghi dedicata a queste tre grandi autrici!


Lo pseudonimo
La "moda" di usare un falso nome risale ai tempi dei tempi ed è tutt'ora molto usata da autori moderni, come Sophie Kinsella, Erin Watt, Sveva Casati Modigliani, ma anche i classici del '900 come Umberto Saba e Italo Svevo, quest'ultimo per omaggiare le sue origini italiane. Se oggi viene usato per nascondersi dalla fama o per creare del mistero su se stessi, anni fa era quasi la norma per varie autrici soprattutto. Dalla moderna J.K.Rowling, che ha aggiunto la "K" per far credere di essere uomo, a Mary Shelley che inizialmente si firmò con il nome del marito. 
Le donne scrittrici non erano ben vestiti, una donna che si dedica alla scrittura usciva dai canoni ideali che la voleva dedita al cucito e ai figli. Potevano leggere ma non scrivere. 
Anche le sorelle Bronte, oggi tanto acclamate, dovettero camuffare i propri nomi al maschile mantenendo le proprie iniziali, così Charlotte divenne Currer, Emily scelse Ellis, e la più piccola Anne diventò Acton. E per non lasciare dubbi il cognome Bronte lo trasformarono in Bell! Erano quindi i fratelli Bell!

Sapevate di questa storia? Altri autori sotto pseudonimi? 



Baci, Dille

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