Recensione: La volpe era già il cacciatore di Herta Muller

Ciao lettrici e lettori, oggi nuova recensione in collaborazione con Feltrinelli che ringrazio per la copia!

Titolo: La volpe era già il cacciatore
Autrice: Herta Muller
Genere: narrativa
Casa editrice: Feltrinelli 



Trama:
Sono gli ultimi tempi prima della caduta del regime di Ceausescu in Romania. Adina fa la maestra, e ha in casa una pelle di volpe. Un giorno si accorge che in sua assenza è scomparsa la coda della volpe. È l'inizio: subito dopo scompare anche una zampa, poi un'altra. Adina è stata presa di mira dai servizi segreti. Pubblicato per la prima volta in Germania nel 1992 e finora mai tradotto in Italia, questo romanzo si sviluppa attraverso la successione di quadri ed episodi - evocati con straordinaria potenza da una scrittura secca, ipnotica - che raccontano la storia di Adina, dell'amica Clara e del suo amante Pavel, informatore della Securitate, e del musicista Paul. Fino al crollo della dittatura. La minaccia, tuttavia, non cessa: chi è la volpe e chi il cacciatore?

Recensione:
La volpe era già il cacciatore è una lettura potente. È uno di quei libri con cui senti di non star capendo a pieno la storia ma nonostante i dubbi vai avanti perché c'è qualcosa che ti affascina, ti incanta. 
Herta Muller è difficile da leggere, riversa metafore e descrizioni splendide in un libro di 230 pagine. È una continua poesia.
A volte è ripetitiva, confusionaria, spesso dovevo rileggere le parole per capire, ma si prende presto confidenza con questo stile così particolare e la lettura scorre che una meraviglia! È travolgente!
Dalla sinossi non si potrebbe un lettore aspettare storia più sbagliata: è la storia delle persone che hanno subito il regime rumeno. La volpe era già il cacciatore non vanta di eroi sul cavallo bianco o di combattenti fino alla morte, ma racconta di persone normali e delle loro vite assolutamente normali.
È un libro complicato, struggente: si vive a pieno il dolore e la sofferenza di queste persone: Adina la maestra, Clara la ragazza della fabbrica, Paul il musicista fuorilegge e Pavel.
Adina è la protagonista assoluta, attorno a lei e la sua storia si slegano dolcemente quelle degli altri. È la vittima di terrorismo psicologico, tema a cui mi sto avvicinando molto. 

Non è stata una lettura semplice, ma è stata una piacevole sopresa. 
Consigliata a voi che volete sorprendervi lentamente e restarne ammaliati.

Baci, Dile

Commenti

  1. Questo sembra davvero un libro che potrebbe piacermi, amo lo stile poetico. Ci farò un pensierino, la recensione mi ha incuriosita❤️

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