Recensione: Figli di sangue e ossa di Tomi Adeyemi

Ciao lettrici e lettori, oggi vi porto la recensione di un libro super chiaccherato "Figli di sangue e ossa" di Tomi Adeyemi.

Editore: Rizzoli

Genere: Fantasy

Prezzo: 18,00 euro

Data d'uscita: 2 ottobre

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Trama:

Un tempo i maji, dalla pelle d’ebano e i capelli candidi, erano una stirpe venerata nelle lussureggianti terre di Orïsha. Ma non appena il loro legame con gli dei si spezzò e la magia scomparve, lo spietato re Saran ne approfittò per trucidarli. Zélie, che non dimentica la notte in cui vide le guardie di palazzo impiccare sua madre a un albero del giardino, ora sente giunto il momento di rivendicare l’eredità degli antenati. Al suo fianco c’è il fratello Tzain, pronto a tutto pur di proteggerla, e quando la loro strada incrocia quella dei figli del re si produce una strana alchimia tra loro. Ha inizio così un viaggio epico per cercare di riconquistare la magia, attraverso una terra stupefacente e pericolosa, dove si aggirano le leopardere delle nevi e dove gli spiriti vendicatori sono in agguato nell’acqua. Un’esperienza umana che non risparmia nessuno, in un turbine di amore e tradimento, violenza e coraggio. Nella speranza di ridare voce a un popolo che era stato messo a tacere.

Recensione:

Non so cosa mi aspettassi da questo libro ma purtroppo non mi è piaciuto come speravo e andando completamente contro corrente, date le recensione che ho visto/letto ovunque molte positive. Ma l'ho trovato comunque buono come inizio di una nuova trilogia fantasy.

Zelìe, è una protagonista di cui ci sarebbe molto da dire: forte e coraggiosa, che vuole raggiungere i suoi obiettivi per salvare Orisha, ma alcuni suoi atteggiamenti, in particolare la lunaticità, mi hanno fatto storcere il naso. Al contrario Tzain, il fratello maggiore, l'ho trovato descritto molto bene, con un carattere preciso. E' il classico fratello maggiore, molto protettivo ma che è stanco di proteggere sempre la sorella e mi sono rivista tantissimo in lui. I personaggi reali, invece sono stati carini e più che altro d'accompagnamento, se non Inan che sul finale ha dato modo di far vedere chi fosse realmente. Non voglio fare troppi spoiler.

L'aspetto magico mi è piaciuto, si amalga bene con l'avventura descritta ed è un nuovo tipo di magia descritto nei libri. 

Passiamo allo stile di Tomi Adeyemi: buono, simpatico potremmo dire, ma a tratti veramente lento. Il continuo cambio di POV non mi ha convinta, anche perché non ha mai dato voce a Tzain (che si è il mio personaggio preferito). Comunque si prospetta una bella trilogia dalle ambientazione centr'africane, e questa è una cosa che amo essendo un'amante della cultura africana.

Voto finale 3.5/5⭐

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