Frasi: Prejudice di Carola Rifino



Ciao lettrici e lettori, benvenuti alla mia seconda tappa del blog tour dedicato a "Prejudice" il nuovo libro di Carola Ruffino! Oggi vi mostrerò qualche frase del romanzo! Fatemi sapere nei commenti se vi ispira!

"Cosa vuoi da me in realtà?" Mi spiazzò, fissandomi. "Già Josh, cosa vuoi?!" Volevo baciarla, Cristo, non desideravo altro che prendere il suo viso tra le mani, sfiorare quelle labbra rosate e perdermi in lei; ma contemporaneamente volevo togliermela dalla testa, alzarmi l'indomani con il mio cervello di nuovo funzionante. Volevo… "Tutto e niente" risposi totalmente sincero, avvicinandomi lentamente verso la sua bocca. Forse la verità era un'altra, forse quello che realmente desideravo era fondere il tutto e il niente: volevo che lei potesse capire tutto di me senza chiedermi niente; perché non c'era più niente da capire a parte che iniziavo a bramare tutto di lei.



"Cosa te lo fa pensare?" Lui seguì il mio sguardo "I suoi occhi". "Sono quelli di una strega." "Sono quelli di una brava ragazza" puntualizzo, "Mi crede una specie di playboy senza freni inibitori" mi lamentai sbuffando. Ares esplose in una secca risata "Tu?" scosse la testa. Sapeva quanto quell'affermazione fosse ridicola.

Mi stava strappando l'anima, ancora una volta, senza neppure degnarsi di chiedere il permesso. In cambio mi donava granelli di gioia.



"Se fossi la mia ragazza, ti avrei fatto cambiare quel coso che chiami top" il suo alito caldo mi sfiorò il collo facendo salire dei brividi tra i miei capelli. Nonostante ciò, mi girai verso di lui e lo fulminai Cosa aveva detto? "Sei quel genere di uomo, Don Giovanni?" Lo sfidai "Non dirmi: maschilista e possessivo!" "Ti sbagli ancora"


Baci, Dile



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